ChatGPT e le Intelligenze Artificiali generative soppianteranno i copywriter? No, secondo noi: ma chi fa questo lavoro dovrà adattarsi. Ecco come!
Cari amici copywriter, aspiranti tali e curiosi lettori, benvenuti nell’era di ChatGPT, dove l’intelligenza artificiale si è infilata nei nostri uffici con la grazia di un elefante in un negozio di cristalli.
Ma non temete, non siamo ancora alla versione di “Terminator” con le tastiere.
Invece, ci troviamo in un momento intrigante in cui l’IA può diventare la nostra migliore alleata.
Vediamo come il nostro lavoro di copywriter sta cambiando e, perché no, evolvendo verso nuove dimensioni!
ChatGPT: l’assistente che non beve caffè (ma sa benissimo come si prepara)
Chi non ha mai sognato di avere un assistente che lavori sempre felice di aiutarti e che non si lamenti mai del lunedì mattina? Ecco, ChatGPT è proprio questo.
Riesce a macinare parole alla velocità della luce, buttando giù bozze di testi, slogan e persino poesie d’amore per il tuo cane. Ma attenzione, non lasciamoci prendere troppo dall’entusiasmo: come ogni supereroe che si rispetti, anche l’IA ha bisogno del suo sidekick umano.
Se pensi che ChatGPT possa sostituire il tuo estro creativo, non è affatto così.
L’IA è brava a sfornare testi, ma la scintilla della creatività rimane nelle mani (e nel cervello) dei copywriter e più in generale delle menti creative. Siamo noi che cogliamo gli inside jokes, i giochi di parole, le ironie che fanno ridere il capo fino alle lacrime.
Insomma, la creatività umana è la “conditio sine qua non” dell’IA: semplicemente insostituibile! (ChatGPT vi avrebbe sfornato dei latinismi del genere?)
Nuove competenze: dal copywriter al copywizard
Dimentica i corsi di scrittura creativa vecchio stile: oggi, per essere un copywriter al top, bisogna diventare un po’ maghi della tecnologia. Conoscere ChatGPT e saperlo utilizzare è il nostro nuovo incantesimo.
Possiamo lasciare all’IA il compito di sfornare idee a getto continuo e poi mettere il nostro tocco personale per trasformarle in opere d’arte. Vi serve un’ulteriore similitudine? Siamo un po’ come gli chef stellati che usano robot da cucina per le preparazioni, ma la scelta e il tocco finale è sempre il nostro.
Chiaro che, come dice la frase di Cicerone scopiazzata dalla Marvel, “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”. Usare ChatGPT richiede quindi anche una buona dose di etica (non come ha fatto la Marvel quindi!). Evitare di creare contenuti ingannevoli o manipolativi è il nostro dovere. E poi, chi vuole un esercito di troll robotici che infestano il web? Siamo copywriter, non super cattivi da fumetto!
Il futuro del copywriting è una sinfonia perfetta tra uomo e macchina.
Immagina l’IA come il nostro fedele compagno di scrivania, che lavora sodo mentre noi possiamo dedicarci alle parti più divertenti e stimolanti del lavoro.
Sì, l’IA può scrivere un articolo, ma la magia di un copywriter sta nel rendere quel testo vivace, coinvolgente e, perché no, divertente.
Quindi, cari colleghi, non temete ChatGPT.
Anzi, abbracciatelo come fareste con un collega simpatico (quello che porta sempre i dolci in ufficio, per intenderci). Lasciate che vi aiuti nelle scartoffie digitali, mentre voi continuate a brillare con la vostra creatività e intelligenza emotiva.
E ricordate, il vero copywriter sa sempre come rendere ogni storia unica e memorabile!