archivio

- leggi in 9 min

immagine in evidenza per Facebook articolo

Facebook è un’opportunità che non va sprecata, a maggior ragione oggi

Facebook è in costante cambiamento e il pensiero ricorrente, anche tra i professionisti, è che stia cambiando anche la percezione del pubblico nei confronti del “padre” dei social network.

Pur contestualizzando il tutto in una situazione meno negativa di come può essere considerata da parte di una determinata fascia di giovane popolazione – che predilige Instagram e TikTok – allo stato attuale la prima creatura di Zuckerberg rimane una piattaforma che ha sì perso parte del suo pubblico – ma ha continuato a rinnovare il suo zoccolo duro e sostituire gli addii con nuove fette di target.

Stiamo parlando di una piattaforma che ha già dato tutto quello che poteva dare, oltre a confermare di essere stata ufficialmente detronizzata da colossi come Instagram e soprattutto TikTok?

Una domanda che, a differenza della conclusione affrettata dell’incipit di questo articolo, si pone chiunque abbia a che fare con Facebook a livello professionale e cerca di capire come stanno realmente le cose. Brand, professionisti, privati: ognuno di noi conosce le potenzialità del mezzo ma come spesso capita gli strumenti a nostra disposizione hanno un determinato target, preciso e delimitato, in base ai servizi che possono offrire.

Ecco perché anche in questo momento è importantissimo farsi delle domande riguardo al tipo di utilizzo che si vuole dare a Facebook ma anche all’approccio che tutti dovremmo avere nei confronti del passare del tempo e degli inevitabili cambiamenti che può vivere una piattaforma.

Ed è proprio il passare del tempo ad aver permesso a Facebook di evolversi, e quindi di non scomparire, in un’ecosistema che inizia a rispondere a bisogni di un certo tipo, differenti rispetto al passato. Bisogni che, a loro volta, arrivano da target di pubblico diversi da quelli a cui eravamo sempre stati abituati.

Leggi anche: Raccontare sé stessi e fare self-branding grazie ai social media

Facebook oggi: come comportarsi per sfruttarlo al meglio?

immagine per l'articolo su Facebook

Facebook, come abbiamo anticipato prima, non è assolutamente morto ma rimane tutt’ora il social più utilizzato in Italia e uno dei più utilizzati nel mondo. Alcuni dati per dimostrare questo scenario: secondo i report relativi all’anno 2021, infatti, sono circa 36 milioni gli utenti attivi su Facebook in Italia (il 61,83% della popolazione italiana).

Con il mutamento demografico dei social, però, l’utente medio di Facebook si è spostato ormai verso le generazioni over 30 e questo, se apparteniamo a una certa generazione, tende a farci pensare erroneamente che sia diventato obsoleto e superato. Nonostante questo, infatti, la piattaforma continua appunto a vantare un alto numero di traffico e con 1.85 miliardi di persone attive ogni giorno presenta ancora un ritmo di crescita sostanziale.

Un discorso che dev’essere necessariamente scollegato dal momento buio che sta vivendo Meta, l’intera holding con a capo Mark Zuckerberg che controlla Facebook e Instagram, ma inserito in un contesto più ampio in cui la piattaforma ha sempre dovuto costantemente apportare aggiornamenti e modifiche in modo da fronteggiare la concorrenza di utenti avviata con gli altri social media (Instagram è un discorso a parte, essendo appunto una “concorrenza” interna).

Se poi questa forma di concorrenza avviene prevalentemente tra fasce generazionali, come ci stanno dimostrando i dati internazionali da ormai da alcuni anni, non resta che approcciarsi a tali divisioni con strategie differenti, elaborate in base al pubblico di destinazione.

Come ogni anno, perciò, anche nel 2022 sono previsti dei Facebook Trends che è giusto raccontarvi in questo approfondimento prima di tutto per capire quanto sia ancora importante Facebook per i brand e soprattutto quanto sia un’azione chiave quella di poter sfruttare il suo grande valore a livello creativo e commerciale.

Tutto il nuovo ecosistema del Metaverso ha aperto le porte, nel frattempo, anche a tutte quelle nuove tecnologie IoT (Internet Of Things) che mirano a rinnovare il contatto virtuale dell’essere umano nei confronti della realtà circostante, migliorando servizi e approcci diretti alla tecnologia. Un elemento da tenere assolutamente in considerazione, almeno all’interno di queste riflessioni.

Facebook nel 2022: ascoltare il pubblico e andargli incontro

foto di persone per l'articolo su Facebook

La consapevolezza delle persone è sempre più evoluta e, anche se non è assolutamente una novità, chi ci segue si aspetta messaggi autentici. Elemento non scontato, visto che da molti brand – anche piccoli – vediamo una crescente propensione all’autoreferenzialità: una componente poco producente, ormai, che deve convivere necessariamente con uno storytelling più coinvolgente e meno improntato al “noi”.

Ecco perché la prima regola da seguire è quella di prediligere la qualità del proprio messaggio, prima della quantità, sfruttando tutte le opportunità della piattaforma per interagire in modo diretto con chi ci segue e trovare un punto di confronto anche nelle piccole cose, nei dettagli di un prodotto, in qualcosa che possa avvicinare la visione del brand allo stile di vita delle persone.

Grazie alla sua struttura e alle sue dinamiche, Facebook ci permette di interagire come azienda in maniera diretta con il nostro pubblico, attraverso commenti, post, reazioni e Facebook Messenger. La nostra partecipazione alla conversazione ci permetterà di conoscere sempre meglio il nostro target e accrescerà la brand awareness intorno al nostro marchio e la nostra offerta, attraverso il dialogo, il confronto quotidiano e soprattutto la disponibilità.

Questo è permesso, innanzitutto, dalla presenza degli hashtag o delle menzioni, che rendono possibile tenere traccia di cosa pensa il nostro pubblico di noi o di qualsiasi altro argomento vicino alla nostra sensibilità e ai messaggi valoriali che vogliamo trasmettere. Un’identità che ci richiedono prima di tutto le persone, anche se in maniera implicita, più che il mezzo stesso.

In questo senso, ecco un piccolo tip: sarà interessante guadagnare il badge di elevata reattività ai messaggi. Questo accade in particolare se rispondiamo entro 15 minuti nel 90% dei casi negli ultimi 7 giorni, e quindi rispondiamo tempestivamente alla maggior parte degli utenti che ci scrivono.

Avere questo badge sempre un dettaglio da poco, ma ci farà percepire da parte della maggior parte del pubblico – quello più attento, certamente – come affidabili e credibili, facendogli sapere che il brand è efficiente e interessato alle sue esigenze, oltre ad essere consapevole di quello che gli accade intorno, a ciò che può essere importante da trasmettere alla sua collettività. Le funzioni aziendali di Messenger offrono moltissime potenzialità: è giusto esplorarle e sfruttarle a nostro vantaggio, un po’ come si fa con Instagram.

Un’altra parola d’ordine è personalizzare. Aggiungere i traguardi, scegliere una call to action e creare tab personalizzate sono azioni che ci permetteranno a loro volta, per esempio, di essere sempre più unici e distinti quando un utente entrerà nella nostra bio per scoprire chi siamo. Instagram, in questo senso, è molto più veloce e semplice e non permette la moltitudine di personalizzazioni che permette Facebook. Ricordiamo che, se ora Instagram rappresenta uno dei social più importanti per discutere e trovare spunti d’informazione, Facebook lo è sempre stato e ha visto nei suoi algoritmi annuali obiettivi analoghi a questi.

L’importanza strategica del video-marketing

immagine di un ragazzo davanti a Facebook sul suo pc

Circa il 70% dei contenuti su Facebook è composto da immagini e non video, un dato che farebbe scoraggiare anche i creatori più ambiziosi. Eppure, nonostante questo, i video stanno iniziando a guadagnare sempre più terreno diventando un ambito di azione e discussione anche per quanto riguarda il 2022.

Ad oggi, però, i contenuti video mantengono comunque una grande importanza vista soprattutto la loro capacità di conversione maggiore rispetto alle immagini, elemento che proviene anche da un miglior engagement da parte degli utenti che tendono ad essere più coinvolti e partecipativi se assistono a un video concepito in un certo modo. Video emozionali, corti, che sappiano colpire l’emotività delle persone e comunicare messaggi spontanei, diretti ma soprattutto coerenti con ciò che il brand può offrire, possono davvero cambiare le carte in tavola e rivitalizzare la nostra pagina Facebook.

Le nuove funzionalità dei gruppi

immagine di un telefono su Facebook

Anche i gruppi continuano a mantenere la loro grande importanza in questo contesto. Alla fine del 2021, soprattutto durante il Facebook Communities Summit, sono state presentate diverse nuove funzionalità per i gestori e amministratori.

Tra le novità di Facebook destinate ai gruppi nei mesi a venire erano stati elencati alcuni strumenti che permettono di personalizzare la propria community attraverso la customizzazione degli sfondi, post e colori che si visualizzano sulla pagina, l’utilizzo di pre-set selezionabili con post, badge e altro, l’assegnazione di premi agli utenti e la condivisione delle norme interne.

Un’altra importante novità a cui la compagnia di Menlo Park sta lavorando è legata al feed: nel dettaglio, si sta testando la capacità di poter creare vari sottogruppi all’interno di un gruppo, divisi per argomenti o occasioni specifiche, con lo scopo di permettere ai membri di trovare più velocemente i propri argomenti d’interesse. Una sorta di incoraggiamento alle connessioni più approfondite tra gli utenti, cosa che sarà possibile anche grazie alle chat della community.

Sempre per gli admin, poi, alcuni particolari portano a rendere più elaborata la gestione del gruppo di riferimento attraverso nuovi automatismi: sarà possibile appuntare gli annunci e scegliere l’ordine in cui vengono visualizzati, potranno essere approfondite le motivazioni per cui un amministratore tende a rifiutare la pubblicazione di un contenuto, mentre le chat della community, strumento a cui facevamo riferimento prima, consentiranno agli amministratori di creare una chat per coordinare meglio tra eventuali co-admin le risposte in tempo reale.

L’acquisto dei prodotti

immagine del logo di Facebook in digitale

Tra i maggiori trend di Facebook del 2022, insieme a questi consigli per mantenere la propria pagina aggiornata al meglio, è giusto includere anche tutta la parte relativa a Facebook Shop. Non solo i grandi marketplace sono esplosi dopo il 2020, ma anche il fenomeno della centralizzazione degli acquisti ha registrato un aumento notevole rendendo a sua volta la sezione shop di Facebook un luogo chiave per i brand e per chi vuole promuovere i propri prodotti sul web.

La sezione Shop di Facebook è stata lanciata nel 2020 e ha visto crescere i propri utenti in così poco tempo da diventare un’occasione davvero importante soprattutto per le Piccole Medie Imprese. Un rapporto diretto consumatore – brand che non è da sottovalutare, con Zuckerberg che pare abbia deciso di investire ancora più risorse in questa componente con l’obiettivo di creare una fonte di sostentamento e un canale di partecipazione diretta per le aziende sulla piattaforma.

In conclusione, l’importanza di Facebook

logo di Facebook

In conclusione, è giusto specificare che Facebook non è una piattaforma abbandonata a sé stessa, in crisi e da lasciare perdere. Rimane il social più utilizzato al mondo, pieno di novità e opportunità per i brand, semplicemente con un pubblico rinnovato, che porta con sé – a sua volta – interessi e bisogni nuovi. Riuscire a sfruttarli e andare incontro alle esigenze delle nuove segmentazioni di pubblico, capirne le sfumature e soprattutto gli approcci dev’essere il primo passo per programmare un piano editoriale che possa tenere conto di tutto questo. Una consapevolezza che ponga al centro l’adattamento, prima che la rassegnazione.