Social Media Trends 2022: tutte le novità che ci offrono i nuovi report
Come ogni fine anno iniziamo a tirare le somme ma soprattutto a esplorare tutte le possibili novità che ci porterà quello nuovo, a partire dai Social Media Trends.
Il report ufficiale appena rilasciato da Hubspot e Talkwalker ci offre un’importante panoramica di come cambierà l’approccio alle strategie digitali nel 2022. In questo articolo non ci limiteremo ad elencare le novità, ma cercheremo di analizzare e riflettere sul perché di queste e quanto potranno influire nella pianificazione di chi si occupa di digital marketing.
Questo perché i social media trends non sono delle entità a sé stanti e non nascono nemmeno per caso, ma sono in realtà conseguenze dovute a processi più lunghi o conclusioni di percorsi nati in un certo momento ma che fin dall’inizio presentavano effetti a lungo termine. Per l’esattezza, dinamiche che si sono evolute nel tempo e che ora mostrano le conseguenze.
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Social Media Trends 2022: il consumatore prima di tutto
Ora a guidare la strategia del brand sono i consumatori e questo trend si confermerà fortemente nel prossimo anno. La pandemia non ha fatto altro che velocizzare il processo, che stiamo registrando già da qualche anno.
Che i contenuti debbano essere personalizzati e concentrati sul pubblico di riferimento in maniera dettagliata e sempre più empatica, attraverso la condivisione di valori e messaggi concreti, infatti, non è di certo una novità.
Il 2022 si pone come anno di conferma di questa evoluzione, che non mette più al centro la strategia ma direttamente l’utente. All’interno di questo contesto generale, sappiamo che alcune dinamiche già presenti quest’anno si confermeranno, altre rimarranno invariate, altre ancora verranno eliminate o rimpiazzate.
Il fatto è che, proprio il report Social Media Trends, evidenzia come il soggetto “persona” diventerà quasi più importante del brand, elemento paradossale ma assolutamente verosimile. Una realtà in cui saremo noi consumatori a guidare le decisioni di chi ci propone prodotti o servizi, saremo davvero noi a disegnare la strada. A differenza del passato perciò, in cui ciò che ci veniva offerto faceva anche da guida a tutto il resto, oggi sono le persone a dover essere seguite. Con attenzione ed empatia, ma soprattutto con rispetto nei confronti dei temi attuali.
Tutto ciò, ci teniamo a precisarlo, non è per niente scontato perché una svolta tale può comportare un cambio di passo ancora più rivoluzionario per quanto riguarda i prossimi mesi e anni, e non solo il 2022. Un’accelerata dimostrata anche dagli elementi che stiamo per esplorare nei prossimi paragrafi.
Iniziamo da questa curiosità. Il 49% degli utenti attivi sul web hanno una probabilità maggiore di acquistare prodotti o servizi di brand che conoscono tramite annunci o sponsorizzate. Questi sono i dati recenti del report Social Media Trends, dati che dimostrano come continua ad essere estremamente importante prevedere un budget anche per le campagne pubblicitarie, personalizzate e targettizzate nei minimi particolari.
Strettamente conseguente e soprattutto fondamentale per questa crescita sarà un altro aspetto, ovvero quello delle vendite direttamente dai social. Nel 2022, i brand dovrebbero ripensare ed eventualmente ottimizzare i percorsi di acquisto offerti e considerare anche la vendita tramite i vari formati offerti dai social.
Anche in questo caso, il report ci spiega che per quanto riguarda l’approccio all’influencer marketing, un’ottima partnership strategica sarà quella con i micro-influencer. Si andrà incontro, con grandi probabilità, ad una sorta di saturazione degli influencer da 1 milione di follower e oltre, con le figure con un pubblico più ristretto che ne troveranno vantaggio e possibili nuove strade commerciali. Il motivo? Un maggior coinvolgimento e affidabilità trasmessi ai followers.
Come spiega ancora il report Social Media Trends, il 65% degli utenti utilizza i social per informarsi e rimanere aggiornati sulle ultime news. Un contesto che si svilupperà sempre di più, consolidando un trend già in atto da due anni e che si scontrerà ancora con il problema delle fake news, che i social stessi stanno cercando di contrastare in modi sempre più differenti come per esempio la machine learning.
Nel 2022 i consumatori continueranno a interagire attraverso le piattaforme social più comuni, ma al contempo inizieremo a vedere più brand, soprattutto in settori come viaggi e payment, includere componenti social direttamente nella loro user experience.
Un aspetto molto importante è che le persone non vedono più i brand come aziende, ma come una fonte di relazione diretta o connessione. Oltre al servizio o al prodotto offerto da quel marchio, per esempio, vogliono sempre più occasioni e mezzi per interagire, coinvolgere e comunicare. Una situazione che porterà i singoli brand a cercare sempre di più mezzi dove discutere con i propri followers e il proprio pubblico in generale, che sia sui social o su piattaforme indipendenti ma legate all’azienda.
In questo senso, arriviamo al capitolo legato all’inclusività: la cosiddetta CSR – Corporate Social Responsibility (ve ne avevamo parlato in questo articolo) – ha cominciato ad essere un importante argomento di conversazione negli ultimi due anni e lo sarà ancora di più nel 2022. Ecco che, quindi, i brand dovranno impegnarsi ad ascoltare il proprio pubblico e trattare tematiche importanti e legate alla società, ai valori e messaggi più importanti da condividere come la sostenibilità o la parità di genere. Ne saranno capaci, senza scadere nel green washing o nell’ipocrisia ormai facilmente smascherabile?
A conferma di questa teoria, il report offre alcuni studi che hanno evidenziato che contenuti inclusivi hanno un maggiore tasso di conversione rispetto a quelli con meno inclusività. Come ignorare questo dato e non sfruttarlo per dimostrare di essere coinvolti (sinceramente) in questo cambiamento?
Stiamo parlando di strategie atte a creare community fidelizzate e coinvolte, un vero gruppo di persone che discute e si scambia opinioni.
Quelle stesse community saranno molto centrali nel corso del prossimo anno, perché riescono a mantenere un solido contatto tra persone con gli stessi interessi e soprattutto gli stessi valori, rendendo l’identità di ogni singolo ancora più forte e incrementando il senso di appartenenza.
Social Media Trends 2022: e il Metaverso?
Eccoci infine arrivati alla questione Metaverso: cosa succederà con il nuovo universo digitale ideato e presentato solo poche settimane fa da Mark Zuckerberg?
Da quello che possiamo intuire, dal contenuto del report Social Media Trends ma anche da diversi punti di vista di operatori del settore, è che il Metaverso è qualcosa che durerà nel tempo e si svilupperà in maniera sempre più evoluta, precisa e personalizzata.
Come ha dimostrato Nike con l’annuncio del nuovo digital store previsto per il Metaverso, nel 2022 aumenterà l’interesse dei brand per il cosiddetto spazio phygital. Perché non iniziare ad esplorare le potenzialità di questa nuova realtà, già a partire da ora?
Per concludere, l’impressione è che il 2022 confermerà in gran parte i trend dello scorso anno e introdurrà nuovi contesti in cui la personalizzazione dell’esperienza dell’utente sarà al centro, a maggior ragione con l’entrata sul mercato di realtà virtuali e frontiere digitali completamente nuove.
Il soggetto “persona” guiderà il percorso prima di tutto dei brand, che avranno sempre più una grande responsabilità nel saper intercettare ciò che il pubblico si aspetta, ma soprattutto ciò che la società si aspetta: più inclusività, partecipazione in termini di sostenibilità ambientale e trasmissione di valori collettivi che possano arricchire la comunità (oltre quindi ai propri clienti).
Ciò che rimarrà sullo sfondo saranno le piattaforme considerate ormai “tradizionali”: Instagram continuerà a mantenere la sua identità aumentando il traffico derivato dalle campagne sponsorizzate, stessa cosa per Facebook.
Il digitale è in continua evoluzione ma sembra che, proprio in questo momento storico, il settore stia attraversando un vero e proprio giro di boa. Una svolta che, forse, lo porterà a creare un ponte tra il prima e il dopo 2021. La pandemia ha fatto tanto, forse troppo, spostando gli equilibri in un panorama già di suo molto malleabile, liquido, in trasformazione repentina.
L’arrivo della realtà virtuale di Zuckerberg darà un ulteriore colpo al motore del web, integrando nel panorama social anche il Metaverso. Molto dipenderà anche dal suo lancio e dalla reazione del pubblico, prima di tutto per comprendere quale sarà la direzione futura del digitale.