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Tutto quello che ci è piaciuto e quello che non ci ha convinto dell’evento sull’innovazione digitale di Rimini We Make Future.

WMF 2022 – L’esperienza di Shots alla fiera dell’innovazione

Tutto quello che ci è piaciuto e quello che non ci ha convinto dell’evento sull’innovazione digitale di Rimini

We Make Future. È questo il claim del WMF, il festival su web marketing ed innovazione che si è svolto a Rimini dal 16 al 18 giugno. Dopo due anni difficili in cui l’evento era stato fruibile solo da remoto, siamo tornati a poter toccare l’innovazione digitale “con mano”, a poter confrontarci direttamente fra professionisti e a partecipare dal vivo a quello che è diventato, negli anni, un punto di riferimento internazionale per il settore.

We Make Future

Nella tre giorni si sono alternati più di 100 eventi ed una lunga lista di ospiti eccezionali. Il discorso si è incentrato su giovani e futuro, sul nostro legame con la tecnologia, su come possa essere il traino per il nostro avvenire. Lo ha fatto tra eventi di intrattenimento e spazi più formativi, e senza tralasciare discorsi importanti su diritti umani e tecnologia, sempre con un ottica ben orientata al digital activism.

Potevamo mancare? Ovviamente no. Per questo ci siamo messi in viaggio con il team digital al (quasi) completo verso la riviera romagnola e questo è ciò che ci siamo portati a casa.

“Quello che ho maggiormente apprezzato sul WMF è stata la possibilità di comprendere meglio quali potrebbero essere gli sviluppi futuri del mondo social: a partire dal tanto chiacchierato metaverso (che per quanto apparentemente “vicino”, necessita ancora di perfezionamenti e implementazioni per permettere tutte le funzioni annunciate e promesse), passando per la content creation (sempre più reale ed immediata), fino ad arrivare alla brand Identity e alla costruzione di una reputazione solida e forte ed il ruolo che influencer e content creator (reali o virtuali) giocheranno con sempre maggiore forza nel futuro, oltre alle funzioni social shopping sempre più immersive e integrare nelle piattaforme.”

Nicola, Social Media Strategist

Un esperienza che ha reso più chiari concetti che saranno importanti presto come metaverso e creator virtuali

A Valeria, E-Commerce Manager, è piaciuta molto la scelta tematica varia, che permetteva di svariare molto tra gli argomenti dei panel e la possibilità di recuperare online slide e presentazioni.

“Mi sono piaciuti molto Matteo Zambon ed il suo intervento su Google Analytics 4, lo spaccato di Marco Pascale sulle PWA (Progressive Web Apps) e lo speech di Silvia Signoretti sulle integrazioni tra retail ed e-commerce. Non solo interventi applicativi però: mi sono piaciuti molto anche Mimmo Lucano e Luca Stanga, nonostante i loro interventi non parlassero di mondo digital.”

Lo spazio in main stage riservato a Mimmo Lucano è stato molto emozionante anche per Mattia, digital copywriter, che però non si risparmia anche qualche critica.

“Non mi è piaciuta la programmazione che alternava main stage ed i vari panel, avrei preferito poter scegliere invece che essere “forzato” a rimbalzare da una parte all’altra, così come non mi è piaciuta la scelta di aule piccole per alcuni interventi molto interessanti come quelli di Neuromarketing. Tra i punti a favore del festival c’è però la possibilità di seguire live i panel a cui non si poteva accedere attraverso smartphone, per non essere completamente tagliati fuori. Per quanto riguarda gli aspetti un po’ più pratici, faccio un piccolo appunto sul cibo: al di là di prezzi e qualità, sarebbe bello sfruttare la tecnologia per prenotare il pasto senza mettersi per forza in coda, specialmente ad un evento sull’innovazione. Strana anche la necessità di stampare cartaceo il biglietto di una fiera sul digitale. Il panel di Mailchimp è stato una piacevole sorpresa, ha sfatato alcuni luoghi comuni sulle newsletter e ha cambiato la mia impostazione di lavoro, così come alcuni interventi sulla content creation che passavano per case study interessanti, (per esempio quello di bakeka.it)”

Non solo digital: gli interventi di Mimmo Lucano e Luca Stanga sono stati davvero emozionanti ed interessanti.

Pricing della ristorazione in fiera e “obbligo” di mainstage sono due aspetti che non sono molto piaciuti nemmeno a Giorgio, Web Analyst & Developer, che ci tiene anche a muovere una critica all’usabilità dell’app. “Tra le parti che ho preferito c’è invece la varietà dell’offerta formativa, che permetteva di spaziare davvero in tanti ambiti diversi, l’agenda all’interno dell’app (almeno questo aspetto lo salvo!) che permetteva di programmare in maniera smart la propria giornata ed i robot punk che suonano, davvero una figata!”

Camilla, Social Media Manager, ha seguito con attenzione le evoluzioni ed i nuovi trend sui social, dove il content è tornato ad essere il vero traino dell’esperienza. “Mi ha fatto piacere ricevere feedback positivi sul lavoro che facciamo ogni giorno: gli utenti sono stanchi dei contenuti belli ma finti e cercano realtà e genuinità. Interessanti anche le osservazioni su come i brand approcciano i creator della gen-z con risultati non sempre buoni, proprio per l’avversione di questa demografica ad un tipo di content pubblicitari più fake. Ho trovato molto interessanti i panel su come il community management cambia nel tempo e sulle strategie di neuromarketing sui social, è sempre affascinante scoprire nuove discipline.”

Lo spaccato generale sulla fiera è stato quindi più che positivo per tutti ed ancora oggi, dopo non pochi giorni dall’esperienza dal vivo, stiamo recuperando alcuni interventi interessanti attraverso le registrazioni. Ci portiamo a casa entusiasmo, nuove nozioni, ed ovviamente il divertimento che la Romagna ed il mare ci hanno regalato!